dello Staka_Marco
Cari lettori.
oggi voglio utilizzare un capolavoro della poesia italiana per affrontare un tema molto serio:
Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Eugenio Montale
Cosa ne pensate voi del male di vivere che imperversa nelle teste degli umani?
Cosa spinge l'uomo ad atti estremi come l'uccisione di suoi simili?
E' un tema un pò troppo pesante lo so, ma cerchiamo di capire perchè l'uomo è triste...
mercoledì 21 novembre 2007
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10 commenti:
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Devo fare un appunto, dopo molte richieste di spiegazioni da più parti: naturalmente il male di vivere di Montale non c'entra nulla col tema vero di questo post, l'ho preso solo come spunto per due motivi, uno perchè mi piace Montale, e due per utilizzare la poesia solo come filtro...tutto qui.
Godetevi la poesia, e pensate all'argomento.
Lo Staka_Marco
Menomale che hai aggiunto questo "post it". Ora c'è un po' più di logica in quello che dicevi... ma come al solito hai molte idee, ben confuse, e soprattutto fatichi a esprimerle nella maniera corretta...
Spero che con il tempo diverrai più bravo...
Almeno non ho idee banali e fanciullesche come le tue...
Lo Staka_Marco
In base a che criteri definisci qualcosa banale e fanciullesco???
quelli della tua faccia!!! ;D
lo Staka_Marco
Ah ok. Allora sono aggiornati con i canoni europei. Può andare bene.
....noto con piacere che i toni sono quelli di un confronto culturale e profondo....grazie
stacatrippetta
Secondo me Montale e lo StakaMarco erano amici... da qui si spiega il male di vivere...
SCHERZO!
Saluti dal tuo "tafano" preferito
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole:
ed e' subito sera
S. Quasimodo
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