"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

domenica 29 luglio 2007

Lo Staka_Momento...

di Staka_Marco

Il silenzio degli Staka_Innocenti...

Cari lettori, siamo tornati!
Anche se qualcuno magari si aspettava una nostra debacle dopo nemmeno un anno di brillante vita, noi, sempre pronti a sorprendere, torniamo dopo un periodo veramente STAKA, e torniamo ancor più carichi, polemici, copioni, intellettualmente copioni, ma sempre e più brillanti.
Ora, giustamente, meritate una spiegazione al nostro lungo silenzio, beh, molti componenti del nostro team erano chini a stakanovare sui libri, il sottoscritto era chino a cazzeggiare sul suo comodo divano intento a riflettere e a pianificare nuovi temi per voi, si lo ammetto, sono stato poco staka, ma anche stakanov qualche volta si fermava...

Oggi voglio proporvi un tema che mi è venuto dopo aver riletto un numero dell'immortale Dylan Dog, (che vi consiglio di leggere, perchè spesso Sclavi e co. ci regalano perle degne delle migliori biblioteche).
L'argomento se vogliamo è anche una sorta di analisi critica dei nostri ultimi lavori, perchè forse abbiamo perso un il nostro filo, e vi garantisco che questa auto analisi ha contribuito fortemente al mio silenzio...

Un vero e proprio titolo non ce l'ho, ma il tema sono sicuro vi stuzzicherà perchè in fondo, ma molto in fondo, credo nel vostro intelletto...

Vi è mai capitato di fare un sogno ricorrente, anzi un incubo, che vi porti davanti ad una sorta di tribunale, ad una giuria che potrebbe essere composta da chiunque, anche da voi stessi?
Avete mai avuto la perenne sensazione di non aver fatto la cosa giusta, anche se era quella da fare, ed ora vi sentite male solo al pensiero?
Vi è mai capitato di chiudere gli occhi e di sentirvi ossessionati dal giudizio di qualcuno (o anche da voi stessi) per qualcosa che andava fatto, ma...
Insomma cosa ne pensate delle cosiddette azioni di polso?
Dei bivi rischiosi che la vita ci pone d'innanzi?

Sinceramente io la vedo in modo un pratico, nel senso che a volte le scelte sono dure da fare, e c'è sempre chi ne rimane deluso, ma qualcuno la croce la se la deve caricare sopra le spalle...e spesso poi su quella viene anche inchiodato...mah!
Comunque penso che il tutto faccia parte di un processo di crescita, e di esperienze che ci aiuteranno per il proseguo della vita...anche se spesso quando si imbocca un bivio pericoloso si può sempre tornare indietro...
Per tornare al giudizio, credo che i migliori giudici di noi stessi siamo proprio noi stessi (scusate il gioco di parole) quindi se si è a posto con noi stessi (mi ripeto di nuovo), gli altri per forza di cose si devono adeguare, quanto meno se si è fatto qualcosa di veramente costruttivo, altrimenti è giusto essere criticati.
Beh sono stato forse poco chiaro, ma spero vi arrivi lo stuzzico che vi ho proposto, pensateci un su questo tema, e fateci sapere cosa ne pensate, e se volete fatemi cambiare modo di pensare...sempre se ci riuscite...