"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

mercoledì 4 marzo 2009

ARCHITECTURE&FOOD

http://www.flickr.com/photos/puck90/

Cari amici di radio staka e cari studenti fuori sede che ogni giorno siete alle prese con i fornelli a pranzo e a cena, è con immenso piacere che diamo il via ad una nuova rubrica, ARCHITECTURE&FOOD, spazio dedicato alla cucina come non l’avete mai assaggiata. I post che si occuperanno di questo tema non vogliono dare consigli su come preparare un buon piatto, per quello pensiamo che la rete sia più che sufficiente. Il problema che ci poniamo è: come valutare la qualità di una cucina intesa come spazio che faciliti e renda piacevole la preparazione dei cibi? Quali risposte può dare l’Architettura a tal proposito? Molti sottovalutano l’importanza dell’armonia che una cucina ben concepita può creare. Spesso accade che quando al suo interno vengono a mancare alcune componenti, apparentemente non necessarie, si generano stress e disagio che contribuiscono ad abbassare la qualità del vivere quotidiano. Lascio a voi le considerazioni, con la speranza che alla fine si riesca a trovare insieme una sintesi costruttiva.
Lo staka_Alessio

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro staka_Alessio, le risposte dell'architettura in cucina non tanto le conosco, però azzardo un paragone: secondo me il maccherone sta al sugo come Renzo Piano sta all'architettura. Oppure, come qualche staka preferirebbe, la pizza margherita sta agli italiani come Le Corbu sta all'architettura moderna. Ma su questo lo staka_Antonio potrebbe consigliarci qualche ricetta.... ; )

Il Boz

Anonimo ha detto...

Tema molto interessante, anche perchè è forse lo spazio della casa più vissuto, e proprio a tal proposito ti consiglio di visitare un sito molto interessante che parla proprio dell'armonia in cucina e non solo...
http://www.wellnesscucina.it/

Lo staka_Mario

Anonimo ha detto...

Occupo questo spazio per ricordare a tutti che sono passati dieci anni dalla scomparsa del gran Maestro Stanley Kubric. Onore a te maestro.

Lo Staka_Marco

Anonimo ha detto...

Boz, il tuo paragone funziona molto bene. Personalmente farei una piccola correzione: il cibo sta al mangiare, come Le Corbu sta all'architettura. Una ovvietà che sottolinea un binomio imprescindibile...

Sul tema del post avrei un sacco di cose da dire...al momento però, dopo un panino con la porchetta appena mangiato fuori dall'uni col sole in fronte, posso afferamare che tutto sommato, a volte, si può fare anche a meno dello spazio cucina per il pranzo, purchè la qualità del prodotto mangiato sia indiscutibilmente buona.

Staka_Antonio

Anonimo ha detto...

Alessio ciao io per ora ti consiglio (a tuo rischio e pericolo) di parlare con A.M. che insegna design 2. lui sicuramente ti saprà dare tutte le delucidazioni ed i chiarimenti esistenti in materia di design dei cibi e sulla cucina come sistema-prodoto (anche perchè fa quello di professione).
Prossimamente aggiungerò anche un mio commento personale.

Ciao e buon lavoro

Emilio

Anonimo ha detto...

Nel vostro sondaggio avete indicato un certo Feuerbach...
Vi riferite al filosofo?
Comunque fatto sta, per rimanere proprio in tema di cucina, che questo Feuerbach (il filosofo) affermava "L'Uomo è ciò che mangia"...e visto che in cucina s' magn... allora questo luogo della casa è quello che più da vicino riesce a toccare l'animo umano, e se progettato a misura di chi lo abita conferisce armonia e benessere.
Però da qui a buttarci Le Corbusier sempre dovunque e comunque, forse state diventando un po' monotòni (fate attenzione all'accento), cercate di uscire dai binari del discorso architettonico, fate in modo che i vostri orizzonti diventino effettivamente universali.

Anonimo ha detto...

Sasu uno dei tentativi è quello di sperimentare e dimostrare, partendo per ora da un piccolo eppur concentrato blog, che l'architettura sta ovunque, dal cucchiaio alla citta, dalla fotografia alla poesia, da un romanzo ad una canzone,da un discorso ad un grido...dal pensiero all'azione :)...Però capisco e comprendo che si può dissentire ;), e può anche essere che non si riesce a dimostrare perchè è impossibile...non lo so. Proviamo a cercare delle relazioni, diciamo così.
Su Le Corbusier hai ragione, è una fissa mia ed è motivo discussione costruttiva con il Boz che è un wrightiano...
Ti ringrazio perchè i tuoi commenti spingono sempre alla riflessione...