"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

sabato 10 gennaio 2009

Il tema del ... Very English



John Lennon o Paul McCartney?
(dal video "How do you sleep" di Lennon chiaramente si capisce la mia preferenza, in aperto contrasto con lo staka_antonio!!!)


Andrea

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma dico io!
Ma poi che faccio polemica!
Ma come si fa a scegliere??!!??
E' come se vai ad una madre e gli chiedi chi ama di più fra i suoi figli...
Ma cos'è allora questo famoso "Very English" che vi siete inventati ma che secondo me non sempre rispettate?!

Voglio la definizione di "Very English" perchè se proprio devo rompe le scatole allora dico: dov'è la working class?
Dov'è la regina?
La bombetta?

Ah...parliamo di musica? Cavolo! questi hanno cambiato la storia della musica assieme ai Rolling Stones (e se Lo Staka_Gayser dice che non è così giuro gli taglio la lingua perchè è così!) sono loro che, non dico che so solo loro, ma diciamo che sono l'inizio del "Very English", in tutte le sfutature che poi ritroviamo in tantissimi maestri della musica.

Poi si può sempre dire che uno s'è rincoglionito dietro a Yoko Ono e l'altro dietro ad altre storiette...ma musicalmente non vedo tanta differenza, i loro pezzi so belli, se si fa una sfida fra loro credo che non possa che terminare in un onesto pareggio.

Ma può esse che non ho capito il tema?
Sarà che parlate in codice?
Cmq credo che il più "Very English" sia Ringo Star...e i fatti lo dimostrano.

Lo Staka_Marco

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto di Ringo Star, il Very English e Yoko Ono... ma domani sono 10 anni che è scomparso un poeta ITALIANO, che di nome faceva anzi fà Fabrizio. Meriterebbe un post tutto suo e non lo escludo, nel frattempo, in questi tempi di guerra meschina, lascio due righe che, spiegando il testo di una sua poesia, ci mostrano una volta ancora lo spessore di questa persona:

“Sidone è la città libanese che ci ha regalato oltre all’uso delle lettere dell’alfabeto anche l’invenzione del vetro. Me la sono immaginata, dopo l’attacco subito dalle truppe del generale Sharon del 1982, come un uomo arabo di mezz’età, sporco, disperato, sicuramente povero, che tiene in braccio il proprio figlio macinato dai cingoli di un carro armato. (...) La piccola morte a cui accenno nel finale di questo canto, non va semplicisticamente confusa con la morte di un bambino piccolo. Bensì va metaforicamente intesa come la fine civile e culturale di un piccolo paese: il Libano, la Fenicia, che nella sua discrezione è stata forse la più grande nutrice della civiltà mediterranea”.
Fabrizio De André

Ciao Amico Fragile.

Lo Staka_BOZ

Anonimo ha detto...

vai boz, così mi piaci.
Imponiti.

Andrea

Anonimo ha detto...

che intendete con Very British?

Anonimo ha detto...

Allora, lo Staka Marco giustamente ha dei dubbi su cosa sia il very english...Bè, le sfumature sono molteplici (per certi versi lo sono sia Lennon che Paul; ma very english sono anche gli oasis; più noel o liam?,bè, dipende dai momenti).
Comunque una cosa è certa: il modello di VERY ENGLISH, per eccellenza, sono senza alcun dubbio loro, i PINK FLOYD (the pink floyd sound). Avete presente "The dark side of the moon", ecco, quello è il modello di very english; poi tutti gli altri gruppi si possono allontanare o avvicinare al modello, ma mai toccarlo...
All'interno dell'album c'è una canzone, TIME (cioè, dico, TIME) e gli ultimi due, tre versi del testo recitano cosi(perchè di fatto è una poesia): "hanging on in quite desperation is the english way" (soffrire in silente disperazione all'inglese).
Questo è very english.

Staka Antonio

Anonimo ha detto...

Antò non posso far altro che chiederti scusa!!!

Andrea

Anonimo ha detto...

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