"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

lunedì 1 dicembre 2008

Foto_Commento#1

[monumento caduti nassiriya a pescara]


Cari amici di Radiostaka, vorrei condividere con voi un po di foto che ogni tanto ho il piacere di scattare, aprendo questa piccola rubrica che ci può dare la possibilità di esprimerci sugli aspetti molteplici dell'architettura che ogni tanto osserviamo guardandoci intorno. 

Apro la rubrica con il Monumento ai caduti di Nassiriya vicino al tribunale di Pescara. Il progetto è firmato dal prof. G.D'Ardia ed è stato inaugurato il 9 ottobre 2008. Devo confessare che l'impatto dal vivo è stato molto buono, l'idea di instabilità applicata ad una struttura così massiccia probabilmente trasferisce in pieno il messaggio (l'intero blocco viene sorretto in un unico incastro). Sono stati  utilizzati materiali rudi, ruvidi e rugginosi, forse con il chiaro intento di favorirne l'usura nel tempo così da enfatizzarne la severità.

Se devo essere sincero mi piace molto la semplicità dell'insieme, fatto di pochi segni ma abbastanza chiari nel messaggio, che quindi arriva facilmente a chiunque lo osservi. Mi affascina che il messaggio arrivi tramite la sensazione che si prova girandoci intorno e passandoci sotto, e non leggendo la critica sull'opera.

Probabilmente un po' fuori scala, ma credo che rientri nell'insieme dei segnali che si vogliono trasferire. Il tutto poggia a terra su una distesa di pietre nere, che mi piace molto soprattutto se paragonata a quei monumenti ai caduti immersi in giardinetti molto "american funeral style". Mi sembra più originale.


Voi che ne pensate?




Andrea

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Per conto mio l'opera presenta una soluzione geniale per quanto riguarda l'incastro che tiene in equilibrio la struttura.

Non concordo sull'immagine che l'opera sa dare di se.
Cerco di spiegarmi bene:
a mio avviso, modesto per carità, l'impatto non è chiaro sull'osservatore, forse perché l'opera è troppo grande, però sulla forma e sul senso che essa deve dare magari ci si può tranquillamente trovare d'accordo. A me sinceramente non piaceva, la trovavo brutta e consideravo il tutto uno spreco di soldi e materiali, però devo dire che vedendola di notte, con quelle luci dal basso verso l'alto, e fascio di luce dentro la trave cilindrica e sotto la pioggia anche se vogliamo...l'effetto che ho ritrovato risulta molto forte.
Lo devo ammettere, è cambiato il mio modo di guardarla, ma tant'è che noi futuri architetti, o comunque gente che tenta di imparare l'arte, abbiamo l'occhio malato. Ecco perchè dico che secondo me a primo impatto può non piacere.
La posizione poi la sfavorisce, l'opera è nascosta, molti cittadini neanche sanno della sua esistenza, però forse con la conclusione dei tanti lavori in corso che la circondano forse questo difetto se ne andrà.
Trovo che la "lapide" con i nomi sia pensata veramente bene, con la luce che illumina solo i nomi dall'interno beh...è molto forte il messaggio.
Comunque dubito che sia stato il solo D'Ardia a realizzare quest'opera, non saprei dirlo, ho seguito un corso con lui (se così si può dire) e ritengo che le capacità sensoriali le abbia, quelle tecniche non sò.
Per concludere, l'uso dei materiali grezzi, come dici tu, potrebbe anche dare l'effetto, nel tempo che sottolinei giustamente, ma credo che quegli "spontoni" (o come li vuoi chiamare tu) di ferro ai lati lunghi, diano una sensazione di "opera da finire". Ecco non mi sembrano adatti, perchè a mio avviso caricano troppo l'immagine complessiva e possono distogliere l'attenzione dalla scultura, e quindi deviare il senso del messaggio.

Ma questo è solo il mio punto di vista ;)

p.s.:
è un peccato che hanno tolto la bandiera grande, rafforzava molto.

Lo Staka_Marco.

Anonimo ha detto...

Caro Staka_Marco dato il tuo giudizio favorevole (in parte) dell'opera, ti invito a risolvere questa semplice struttura, sarà un ottimo aiuto per statica....
Lo Staka_Mario

Anonimo ha detto...

Spero che la tua rubrica non si limiti a fotografare quello che offre la sola città di Pescara, altrimenti la puoi già chiudere adesso...
Lo Staka_Mario

P.s. Rubrica molto interessante

Anonimo ha detto...

Caro Staka_Mario, ti invito a non limitare i tuoi interventi alle sole ed uniche cazzate che sono tue.
Studi Architettura, sul tuo libretto c'è scritto, bravo...ora però dimostralo.

Lo(sconsolato)Staka_Marco.

p.s.: non ti pavoneggiare sempre e renditi utile alla causa, i tuoi unici interventi sono sempre stati di dubbio valore e oramai datati 2007!!! sei ad un passo dalla cacciata dal blog!!!

Anonimo ha detto...

Con tutta l'umiltà del mio giudizio personale:

Come è gia stato detto, condivido l'orginalità dell'immagine del monumento in se, che comunque vedo inadeguato al contesto spaziale in cui è inserito.

Personalmente ritengo sia riuscito l'intento di rappresentare il peso(in termini di gravità) dei fatti di cui dobbiamo essere memori.
Nel complesso però mi appare troppo grande e contemporaneamente troppo scarno di significato.

ps: QUESTA RUBRICA LA TROVO MOLTO INTERESSANTE. SPERO AVRA' SEGUITO!!

Anonimo ha detto...

Boh sarà che le foto non rendono omaggio all'opera...
sarà che non l'ho vista dal vivo...
sarà che il fotografo ha scelto inquadrature particolari...
sarà che sono un ignorante io...
ma non la capisco molto...
passerò a controllarla di persona appena capito a pescara

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.
Io vi confesso che il monumento l'ho visto da un'unica angolazione: la scala antincendio del dipartimento Idea e devo dire che avete ragione voi nel dire che è fuori scala nel contesto in cui si colloca.
Ora però a parte le considerazioni estetiche, urbanistiche e compositive che si possono fare mi viene da ragionare su una questione fondamentale: i monumenti non dovrebbero trasmettere un segnale, un sentimento oppure evocare spazialmente un fatto di cronaca avvenuto in modo chiaro, limpido insomma, i monumenti non dovrebbero essere percepiti per quello che sono???
Nella mia contorta domanda (scusate) a me non sembra un monumento, ma bensì un mero e banale "gesto compositivo" dato dall'assemblamento di materiali vari disposti secondo un certo ordine.
Vi posso lanciare una provocazione: lo chiamate monumento per le dimensioni? Beh se è in virtù delle sue dimensioni avete ragione, è proprio un oggetto monumentale, ma se lo chiamate monumento perchè ricorda qualcosa, vi devo dire che vi sbagliate perhè non suscita la giusta carica emotiva (in questo caso commemorativa) che merita. Per ora, aspettando che la gente capisca che si tratta di un oggetto urbano fatto in ricordo di un avvenimento drammatico, per ora appunto rimane un esercizio progettuale di uno dei maggiori docenti di progettazione che la facoltà di architettura di Pescara annovera tra le sue fila.
Quasi sette anni fa il prof. Paolo Fusero a lezione ci disse che le opere progettate devono parlare da se, senza bisogno di altri ausili che ne chiariscano i significati.
Sinceramente la prima volta che l'ho visto, ho chiesto a qualcuno se sapesse dirmi cos'era perchè non ero riuscito a capirlo da solo.

Con queste parole non voglio offendere nessuno, ci mancherebbe pure che offendessi degli amici, volevo solo farvi presente un mio modesto parere da chi si ritiene incompetente in materia progettuale, ma che dopo quasi sette anni un minimo di senso critico lo ha sviluppato.

Un saluto a tutti.
Emilio.

Anonimo ha detto...

Sinceramente per quanto ne possa dire un architetto... è oggettivamente pessima come opera... e non dite che non l'ho vista dal vivo perche se la vedo dal vivo la giudico pure peggio... Per quanto riguarda al fatto che è dedicato ai caduti di nassirya non condivido neanche che si dedichi un monumento ad un evento come quello sopra riportato... hanno voluto la guerra... si prendano morti e feriti che essa ha causato... ALESSANDRO DI BACCO

Anonimo ha detto...

Scusate ancora.... questa me la dovete... architetti architetti... dovete finirla di filosofeggiare su contesti urbanistici di inserimento dell'opera stessa... un opera d'arte... e quella presentata non lo è (anzi vi consiglio di informarvi su quanti soldi siano stati spesi per farla realizzare sia materialmente che ideologicamente e artisticamente, di certo in questo tempo di crisi di obrobri del genere ne possiamo fare proprio a meno) !!! ALESSANDRO DI BACCO

Anonimo ha detto...

Come sempre devo intervenire per far riflettere qualche testa quadra.

Caro Alessandro, se non hai visto l'opera come puoi giudicarla?
Capisco che può essere non di tuo gusto ma almeno prima guardala ATTENTAMENTE, poi magari giudica ma non criticando un modo che a te non piace, ma l'opera e solo quella, non un mondo che a te non piace.

Vedi, noi forse filosofiamo troppo sulle cose (ma anche troppo poco), ma lo scopo di tanto ragionamento è quello di cercare di trovare la soluzione migliore toccando più punti possibili.
Rifletti.
Un mondo pieno di scatole e senza ricordi o monumenti sarebbe forse un mondo troppo muto e senza senso.
Pensa.
Pensa alla Natura che ci circonda, pensa alla tua stessa casa, se fosse un cubo privo di colore e spazi verdi o di calore o di forme sarebbe lo stesso?
Osserva.
Tu hai vissuto per molto tempo la città di Roma, l'hai osservata?
Hai notato per caso quant'è grande la sua bellezza cullata dalla storia che la circonda, ma anche del fascino delle sue opere nuove?
Magari un monumento o una semplice colonna sarà anche costosa e inutile, ma hai mai pensato all'ingresso di Raiano ed a quello di Pratola?
Quella rotonda con la colonna con su scritto il nome del paese hai mai notanto quanto rafforza il valore del luogo stesso? E dei cittadini che se ne possono vantare?
Ecco diciamo che in un paese come il nostro, governato da ragionamenti ingegnieristici e basta, privi di filosofia, di sensazioni, di immagini non è che sia proprio il massimo...o no?

Cmq ogni parere è sempre oggettivamente importante, ma ti assicuro che il mondo non è tutto uno schema quadrato (o rettangolare fai tu). Un luogo ha bisogno di un qualche cosa che gli dia senso, se questo manca quel luogo non sarà mai ricordato.

Questa è la differenza fra un ragionamento ed un impulso.
Poi le cose possono piacere o meno, il gusto è oggettivo.

Lo Staka_Marco

Anonimo ha detto...

Ancora non vedo dal vero l'opera però, Alessà, non puoi giudicare un'opera contemporanea con categorie di giudizio che si fermano all'impressionismo (questa cosa già ce la siamo detti, te lo ricordi?), concordi con me che la critica non regge? L'uomo è andato oltre la semplice rappresentazione del/dal vero,ha squarciato i veli dell'apparente superficialità attribuendo significati più profondi a ciò che vede e/o che (non) vede (che sia chiaro, non voglio distruggere la storia dell'arte dall' X a.C. fino all'800,anzi)...Poi sul discorso economico/guerra ne possiamo anche parlare...
Comunque appena la vedrò darò un giudizio anch'io.

Staka_Antonio

Sasu ha detto...

Ho finalmente visto questa fantomatica opera...
Sinceramente, non ho sentito alcun sentimento patriottico o alcun sentimento di compassione per i caduti di Nassirya, quindi credo che il meccanismo si sia inceppato e qualcosa non abbia funzionato...
Posso dire che SECONDO ME, è completamente inutile...