"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

venerdì 2 novembre 2007

Lo Staka_momento...di RadioStaka

di Staka_Marco

32 anni fa moriva un sognatore...


Il 2 novembre 1975 a Lido di Ostia (Roma) veniva barbaramente ucciso un poeta, un filosofo, un regista, un "rompiscatole" che criticava il marcio della società italiana, un sognatore...
Tra le sue opere più importanti cito:
poesie:
- la meglio gioventù;
- le ceneri di Gramsci;
- la religione del mio tempo;
e molte altre...
narrativa:
- Ragazzi di vita;
- Petrolio;
e molto altro...
filmografia:
- Accattone (1961);
- Uccellacci e uccellini (1965);
- Il Decameron (1971);
- Salò e le centoventi giornate di Sodoma (1975)
e molto altro...
"la verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni"
(P.P. Pasolini, il Fiore delle mille e una notte)

4 commenti:

Unknown ha detto...

Il tema intorno a cui è sempre ruotata l'Arte di Pasolini è: IL SOGNO. Ed è addormentato mentre sogna che mi piace immaginarlo.

Anonimo ha detto...

Diversamente da Annamaria (che saluto!)conosco meglio il Pasolini di "Una vita violenta" e "Ragazzi di vita";il Pasolini impegnato socialmente, che racconta l'Italia del dopoguerra vista dagli occhi di adolescenti che vivono in un mondo violento e degradato.Molti cirtici dell'epoca avevano giudicato oscene gran parte delle sue parole,ma per fortuna,è ricordato da noi, come uno scrittore che non ha mai esitato a rappresentare al meglio la realtà, anche quando questa si presentava oscena.Un megasalutone allo STAKAMARCO e anche allo STAKAANTONIO che non sento da una vita!Gli altri non li conosco ma li saluto cmq!Alla prox, un bacio Bellatrix

Anonimo ha detto...

Il Pci ai giovani!!, di Pier Paolo Pasolini
.

È triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...
Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
e lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
risorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.
[...]
Pier Paolo Pasolini

Anonimo ha detto...

Complimenti all'anonimo che ha inserito questa poesia stupenda di Pasolini...L'essere comunista senza vincolarsi ai bigotti dogmatismi della borghesia mascherata da proletariato...
Staka_Antonio