"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
AMICI MIEI atto I

venerdì 3 luglio 2009

Lo Staka_Momento...

Responsabilita’
di Giovanni Annunziata


“La storia siamo noi, nessuno si senta offeso […] nessuno si senta escluso”
F. De Gregori


Noi siamo responsabili di tutto ciò che ci accade. Si. Può sembrare un’affermazione forte, cruda, qualcuno magari, leggendola penserà di non essere d’accordo. Eppure è proprio così. Spetta a noi, e a nessun altro prendersi la responsabilità delle cose.

Ma cosa vuol dire esattamente prendersi la responsabilità?
Essere responsabili vuol dire letteralmente essere capaci di rispondere in maniera “abile”, appropriata a qualsiasi evento. Responsabile non significa colpevole, ma capace di agire in maniera efficace.
Essere responsabili significa chiedersi sempre “Cosa posso fare io per affrontare al meglio questa situazione?”; significa scegliere i propri pensieri, le proprie azioni, e non vivere in balia degli eventi, lasciando che il proprio stato d’animo sia determinato da fattori esterni, o che alibi, scuse e giustificazioni ci impediscano di agire.


Spesso rovesciamo sugli altri le colpe di ciò che non va, o l’onere di provvedere al cambiamento. Puntiamo il dito sugli altri senza prima guardare con onesta’ dentro di noi, iniziando a cambiare noi per primi. Ci lamentiamo del traffico impazzito delle nostre città, dell’ inquinamento, dell’economia, dello stress, della salute… Ma cosa facciamo concretamente noi ogni giorno? Poco o nulla.

Anche quando facciamo (o ci sembra di fare) tanto, chiediamoci sempre se c’è qualcosa di più o di diverso che possiamo fare.
Spetta a noi cambiare le cose.

Fare la più grande rivoluzione di tutti i tempi.

Iniziare a vivere in maniera consapevole e non lasciarsi trascinare da uno stile di vita che sta ammazzando il nostro pianeta e rendendo le nostre vite frenetiche e nervose.
L’altro giorno ho visto un bimbo, non più di cinque anni, che, mentre camminava in strada con i genitori, si è chinato per raccogliere un foglio di giornale (tra le proteste della mamma…) per buttarlo in un cestino. In senso metaforico o letterale, facciamo lo stesso. Diamoci da fare.
Vogliamo un mondo migliore, iniziamo ad essere noi un pochino migliori. La storia siamo noi!



Ho trovato questo interessante articolo e lo prendo come spunto per tornare qui a scrivere, come non facevo oramai da molto tempo.
E’ da tanto che mi chiedo quanto sia sensato avere un Blog per poi non “usarlo” mai.
Mi chiedo ma soprattutto chiedo al gruppo Staka tutto, cosa vuol dire promettere cambiamento, rilancio e tant’altro attorno ad un tavolo per poi non scrivere praticamente mai su uno spazio creato a posta per “dare” qualcosa, che è nostro, a tutti.
Ha senso avere il timore di scrivere le proprie idee o peggio ancora snobbare qualcosa che è nostro?
Cos’è?
Mancanza di coraggio? Svogliatezza?
Chiedo a tutti i componenti dello Staka Team e solo a loro, di trovare la forza per scrivere qui due righe e spiegarmi le proprie ragioni, chiedo serietà nei commenti. Io credo che ognuno sia libero di dire e fare ciò che vuole, ma credo anche che RadioStaka meriti più rispetto poiché quando nacque e quando “rinacque” fu circondato di idee, di voglia di fare. Ora dove sono?
O ci state e contribuite oppure, tranquillamente e con tutto il rispetto, potete lasciare. Ma vi pregherei almeno di avere la faccia per dirlo qui.

Grazie.

Lo Staka_Marco

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Evito giustificazioni, frasi fatte e simili.Penso semplicemente che tu abbia pienamente ragione...

"Noi non pensiamo ancora in modo abbastanza decisivo l'essenza dell'agire. Si ritiene che l'agire sia solo il fatto di produrre effetti, la cui realtà è valutata in base alla loro utilità. L'essenza dell'agire invece è il portare a compimento. Portare a compimento significa:sviluppare qualcosa nella pienezza della sua essenza, accompagnare in questa pienezza, producere."
Martin Heidegger

(ancora per poco) Staka_Antonio

RadioStaka ha detto...

E quindi?
Leggo una bella frase, ricca di significati, ma che non sono diversi da quelli già citati.
Ripeto: e quindi?

Lo Staka_Marco

Anonimo ha detto...

Era solo per avvalorare quello che tu hai scritto...
Antonio

RadioStaka ha detto...

Almeno hai avuto la correttezza di rispondere, questo lo apprezzo ma il messaggio qui non era rivolto solo a te caro Staka_Antonio, ma tanto a me quanto agli altri Staka...ma tant'è...

Lo Staka_Marco

staka_Andrea ha detto...

Io invece cercherò di dare qualche giustificazione, forse inutilmente, ma ci proverò.
Caro Staka_Marco, non sono sorpreso da questa tua presa di posizione, era chiara già da tempo, ma lo sono per il principio della tue parole. Ti stai arrabbiando perchè in uno "spazio libero", come ami definirlo anche tu, ciascuno fa quello che vuole? (cioè scrivere liberamente o NON scrivere)? Questo blog non ha alte pretese (il che potrebbe essere un'aspetto positivo), e diciamoci la verità, lo utilizziamo solo per scrivere tra di noi (e a me piace anche così). E allora il motivo di questa assenza generalizzata, secondo il mio personale giudizio, potrebbe essere semplicemente il fatto che non abbiamo più nulla da dirci tra di noi. Non abbiamo semplicemente voglia di parlare tra di noi. E se ci manca questa voglia, è chiaro che non vogliamo scrivere sul blog, perchè sarebbe come parlare tra di noi. (Con queste continue ripetizioni ho voluto dare l'idea della ridondanza!).
Ma come per tutte le cose della vita, questa voglia potrebbe tornare magari in un futuro prossimo, dipende da vari fattori, dalle vicende che riguardano la vita di tutti noi, dai momenti positivi e negativi...
Prendere una posizione netta sinceramente a me dispiacerebbe (ormai il blog ha valore affettivo), basterebbe solo che chi ne avesse voglia, tipo te o chiunque altro, scrivesse i propri pensieri senza pretendere altro;
cercando di stimolare la curiosità altrui con argomenti interessanti, senza pretenderla.
Non c'è bisogno di dire chi è fuori o chi è dentro, basta con queste classificazioni a priori. Io posso essere dentro oggi, fuori domani e dentro dopodomani. Propongo di togliere i nostri nomi dalla barra laterale del blog, in modo che chi non vuole essere dentro non si senta obbligato ad esserlo, e in modo da rendere il blog aperto, dinamico, di tutti e di nessuno. I nomi non servono a nulla, basta con i contenitori vuoti. Chi scrive si firma, chi non scrive non si firma. In questo modo nessuno potrà dirmi di essere mancato all'appello per 2 mesi, perchè io in quei due mesi non facevo parte di nulla. Questo è il mio messaggio.

RadioStaka ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
staka_Andrea ha detto...

Sono lo staka_Andrea, non lo staka_Boz.
E comunque dopo tutte le tue parole, non sono riuscito a comprendere se la mia proposta, più di principio che tecnica per la verità, ti sia interessata oppure no.

RadioStaka ha detto...

(questo commento l'avevo scritto prima, ma avevo palesemente letto male l'autore, quindi l'ho cancellato e riproposto, ma i contenuti sono gli stessi poichè scrissi non alla persona ma al commento)

Caro Staka_Andrea, ti perdi in un bicchiere d'acqua.
Mi dici che con la falsa scusa del Blog libero ognuno può decidere o meno di scrivere?
Bene, anzi benissimo, l'importante è che dopo non mi vieni a fare la morale attorno ad un tavolo o mi organizzi cene per trasformare questo blog, nato per un preciso motivo, in una rivista virtuale sull'Architettura, e non che non sia buono anzi, ma limitarlo solo a quello ha reso questo spazio poco attraente.
Poi, almeno personalmente, ho sempre scritto senza pretendere commenti, ho sempre scritto quello che pensavo e messo in discussione me stesso e le mie idee...io non critico solo l'assenza, io critico la falsa morale. Facciamo...diciamo...questo è sempre stato il nostro "metodo"...ricordi quante volte ve l'ho fatto presente?
Ricordi quella sera a cena a Venezia cosa dissi? (e sempre l'ho ridetto a tutti)
"Non vi mettete avanti per poi mollare, facciamo un calendario non per scrivere ma per sapere di averne l'opportunità".

Diciamoci la verità: io l'ho sempre saputo che sarebbe andata così, è sempre stato così, quello che mi fa "incazzare" (come dici tu) è il fatto di sbandierare il cambiamento e poi perdersi nel vento...a mio avviso siete tutti liberi di dire e fare quello che volete, ma se poi vi dimostrate la classica mano che applaude al vento poi non vi lamentate se qualcuno ve lo fa notare...

Apprezzo Antonio per la sua scelta, la rispetto ma non la capirò mai...mi spiace sono fatto così.

La proposta non mi piace, semplicemente perchè credo che metterci la faccia ed il nome sia sintomo di "responsabilità", mi spiace se non la pensate come me.

Liberi sempre, inadempienti qui mai. (senza offesa per nessuno)

Lo Staka_Marco

staka_Andrea ha detto...

Rivogliamo lo staka_antani nel blog!!!!!!