"Che cos'è il genio? E' fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione"
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lunedì 11 maggio 2009

Migranti noi


Articolo tratto da rainews24.rai.it di commovente e preoccupante attualità:

- "Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali".
La relazione così prosegue: "Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni
che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".
Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912 -

fonte http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=117881


staka_Andrea

6 commenti:

dade ha detto...

bella sta foto...nn l'avevo mai vista!!! :D

RadioStaka ha detto...

In primo luogo complimeti per l'iniziativa dell'altro giorno...

Quest'articolo fa riflettere molto...ieri gli italiani che andavano all'estero per cercare fortuna erano etichettati proprio come oggi vengono etichettati i rumeni ed extra comunitari che vengono nel nostro paese per lo stesso motivo...come per dire: "i tempi cambiano, certe idee no".
In un mondo dove un afroAmericano diventa il presidente degli Stati Uniti ci sono ancora paesi (fra cui il nostro!) che fanno del razzismo un mezzo di propaganda politica senza senso.
Purtroppo questo è il nostro mondo, questa è la nostra società...pochi guardano oltre il muro, troppi si lasciano fregare dalla paura.

Bel post Staka_Andrea, ricco di significato. Bravo!

Lo Staka_Marco

staka_Andrea ha detto...

Attendiamo con ansia un pronunciamento in forma di post dello staka_alessio sul concetto di "peperoncino come terza posata", teoria fondante di tutta la sua interessantissima rubrica ARCHITECTURE+FOOD.

staka_Andrea ha detto...

@ staka_marco
grazie x i complimenti...
l'articolo è molto interessante perchè mette in luce un aspetto, quello del razzismo, per il quale stranamente non c'è alcuna differenza tra la cultura anglosassone e quella latina...

Anonimo ha detto...

Certo StaKa_Andrea, il post lo metterò presto ma da te aspetto una foto con il dettaglio di una tovaglia apparecchiata. Ovviamente dettaglio con coltello, forchetta, cucchiaio e PEPEROCINO. A dimenticavo bello il post, la foto è stupenda…

Lo Staka_Alessio

RadioStaka ha detto...

Per colpa di qualcuno rinuncio al Peperoncino!
Uff!

Lo Staka_Marco