
Venezia, arsenale 25 ottobre 2008
SENIOR
Ai vecchi
tutto è troppo.
Una lacrima nella fenditura
della roccia può vincere
la sete quando è così scarsa. Fine
e vigilia della fine chiedono
poco, parlano basso.
Ma noi, nel pieno dell'età,
nella fornace dei tempi, noi? Pensaci.
Mario Luzi - Senior
da "Dal fondo delle campagne" 1965
Staka_Antonio
11 commenti:
Questo post lo dedico allo Staka_Marco, vera forza propulsiva del blog..."armettet"
Che differenza passa tra la vecchiaia e la vecchiezza, se c'è?
Staka_Antonio
Grazie della dedica.
La differenza fra la vecchiaia e la vecchiezza (sempre che essa ci sia) è:
mio nonno ha la vecchiaia, tu hai la vecchiezza...chi è vecchio?!?
auhauhauhauhauhahuauh!
Ovviamente scherzo, mio nonno è un moto perpetuo ovvio. ;)
Ma per esser più seri, un commento sul post: l'età è quella fantastica ma inesorabile clessidra che sta lì d'innanzi a noi per ricordarci che ogni istante che passa, passa...anche questo è già passato...l'importante è vivere quell'istante come se fosse l'ultimo, in modo da renderlo indimenticabile.
Non culliamoci che ciò che ci piace sia la sola cosa importante al mondo, o che quel che facciamo sia la sola da fare...nel mondo siamo tanti, e questa condizione è stata creata appositamente per la crescita culturale continua e mai limitata di ciascun elemento...siamo tutti pezzi di un puzzle, corde di un violino o colori di una tavolozza ma anche libri, se siamo aperti generiamo un tipo di cultura...se siamo chiusi saremo invasi dalla polvere e dimenticati su scaffali o peggio ancora giudicati da una stupida copertina.
Lo Staka_Marco
Sono d'accordo con quanto hai scritto (anche nel paragone con tuo nonno, grande Savaturil), penso che il significato nella metafora del libro e della sua polvere...giustamente il vano sta nel non fare, e non è semplice aprire e aprirsi (nel)le pagine...
Staka_Antonio
Ma non ho ben capito la spiegazione però secondo me il "fare" è sempre una cosa soggettiva, perchè credo che chiunque nella sua vita faccia...poi magari il messaggio non verrà recepito, però...boh forse ho capito male il messaggio.
Capisco che aprire o aprirsi sia difficile per molti, ma è in questa continua lotta contro il proprio io interno che si otterranno grandi vittorie nella vita. Si è timidi? Ok...primo step superare questo primo ostacolo, si è sfiduciati? Bene la sfida ora è aggredire con metodo questa fase. E potrei continuare all'infinito, ma il messaggio è chiaro no?
Credo che tutto ciò che di culturale ci circonda serva non solo per una nostra crescita, ma anche per farci capire che non bisogna mai sentirsi pieni e arrivati, o peggio ancora "superiori"...penso l'umiltà di un Paolo Villaggio, per esempio, amico fraterno di un De Andrè, di un Tognazzi e di un certo Gasman (ho detto poco) e raccontarli come se si stesse parlando ancora con loro.
Penso ad un Tognazzi che candidamente riesce ad ammettere anche una sua ignoranza su un qualsiasi tema. Potrei fare 1000 esempi, ma il messaggio anche qui è semplice e chiaro.
La domanda ora è quali sono i personaggi che ci coinvolgono di più? Quelli destinati a divenire mito e quindi a non morire mai? Credo quelli più umili.
Chissà se c'entra qualcosa col post...boh :)
Lo Staka_Marco
Ci si mette molto tempo a diventare giovani.
P.P.
Il Boz
vecchiezza : vecchiaia =
architettura : spazio in potenza.
Per la gioia di marco, l'architettura spiega tutto.
Complimenti per la divagazione.
Questa serie di rapporti non c'entra niente con l'argomento mi spiace ma hai topato alla grande.
Lo Staka_Marco
la libertà di pensiero...
non topa mai
Questa giustificazione la usa anche Berlusconi...ohohohhoh
Lo Staka_Marco
Grande Luzi..non ho mai visto un vecchio cosi giovane anche nell'ultimo mese della sua vita:(
altro che Brad Pitt!
logicamente per Brad Pitt intendo il ruolo che riveste ne "lo strano caso di benjamin button"
Posta un commento