di Staka_Marco
Il silenzio degli Staka_Innocenti...
Cari lettori, siamo tornati!
Anche se qualcuno magari si aspettava una nostra debacle dopo nemmeno un anno di brillante vita, noi, sempre pronti a sorprendere, torniamo dopo un periodo veramente STAKA, e torniamo ancor più carichi, polemici, copioni, intellettualmente copioni, ma sempre e più brillanti.
Ora, giustamente, meritate una spiegazione al nostro lungo silenzio, beh, molti componenti del nostro team erano chini a stakanovare sui libri, il sottoscritto era chino a cazzeggiare sul suo comodo divano intento a riflettere e a pianificare nuovi temi per voi, si lo ammetto, sono stato poco staka, ma anche stakanov qualche volta si fermava...
Oggi voglio proporvi un tema che mi è venuto dopo aver riletto un numero dell'immortale Dylan Dog, (che vi consiglio di leggere, perchè spesso Sclavi e co. ci regalano perle degne delle migliori biblioteche).
L'argomento se vogliamo è anche una sorta di analisi critica dei nostri ultimi lavori, perchè forse abbiamo perso un pò il nostro filo, e vi garantisco che questa auto analisi ha contribuito fortemente al mio silenzio...
Un vero e proprio titolo non ce l'ho, ma il tema sono sicuro vi stuzzicherà perchè in fondo, ma molto in fondo, credo nel vostro intelletto...
Vi è mai capitato di fare un sogno ricorrente, anzi un incubo, che vi porti davanti ad una sorta di tribunale, ad una giuria che potrebbe essere composta da chiunque, anche da voi stessi?
Avete mai avuto la perenne sensazione di non aver fatto la cosa giusta, anche se era quella da fare, ed ora vi sentite male solo al pensiero?
Vi è mai capitato di chiudere gli occhi e di sentirvi ossessionati dal giudizio di qualcuno (o anche da voi stessi) per qualcosa che andava fatto, ma...
Insomma cosa ne pensate delle cosiddette azioni di polso?
Dei bivi rischiosi che la vita ci pone d'innanzi?
Sinceramente io la vedo in modo un pò pratico, nel senso che a volte le scelte sono dure da fare, e c'è sempre chi ne rimane deluso, ma qualcuno la croce la se la deve caricare sopra le spalle...e spesso poi su quella viene anche inchiodato...mah!
Comunque penso che il tutto faccia parte di un processo di crescita, e di esperienze che ci aiuteranno per il proseguo della vita...anche se spesso quando si imbocca un bivio pericoloso si può sempre tornare indietro...
Per tornare al giudizio, credo che i migliori giudici di noi stessi siamo proprio noi stessi (scusate il gioco di parole) quindi se si è a posto con noi stessi (mi ripeto di nuovo), gli altri per forza di cose si devono adeguare, quanto meno se si è fatto qualcosa di veramente costruttivo, altrimenti è giusto essere criticati.
Beh sono stato forse poco chiaro, ma spero vi arrivi lo stuzzico che vi ho proposto, pensateci un pò su questo tema, e fateci sapere cosa ne pensate, e se volete fatemi cambiare modo di pensare...sempre se ci riuscite...
domenica 29 luglio 2007
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17 commenti:
Il commento a questo tuo post potrebbe benissimo essere un mio post, di molto tempo fa, in cui si parlava di specchi, precisamente il 17/02/07.
Comunque in generale, c'è chi vive di polso, e chi con razionalità, o peggio con tutte e due insieme (vedi il sottoscritto). Il problema si pone quando queste due "specie" si incontrano, e quindi servono soltanto pazienza e comprensione.
E questo è il problema principale. In ogni situazione ci sono schiere di individui che si ergono a giudici dei comportamenti e delle scelte degli altri, pronti a dire, a fare, a dimostrare, che sbagliamo pesantemente. Tutti pronti a comminare pene... nessuno che pensi a riformare la persona, in modo che sia capace di apprendere dal proprio errore e non commetterlo più.
E ce ne sono moltissimi di giudici in giro.
Inoltre penso che nessuno sia mai il miglior giudice di se stesso, perchè in quel caso accusa, difesa e giudizio sono la stessa persona, e non si risolve granchè, ci si sente solo molto male.
P.S. caspiterina sai anche il significato di "debacle"
Comunque farti cambiare modo di pensare è escluso, a meno di non chiamare un neurochirurgo, che ti cambia la disposizione dei neuroni nei centri che regolano il comportamento...
Tutto ciò che è mutamento, dinamismo: E' vita (un sasso è morto perchè non ha insito in sè il decidere di poter cambiare). Ogni scelta presuppone un postumo cambiamento e quindi la scelta in sè è vita. L'importante è avere ben chiaro dove questa vita la si vuol far andare e aver imparato a conoscersi bene con tanto di immagine prospettica di sè (alla Matrix) e valori da perseguire. Il problema è che spesso (per non dire sempre) non ci si conosce affatto, e allora la scelta è quell'occasione per mettersi alla prova e valutare, magari auto-giudicandosi, se davvero quell'immagine di noi che ci siamo costruiti è quella reale o se il nostro Io è stato affondato dal Superio. In un perfetto sillogismo si può affermare dunque che: -Le scelte sono Vita; -scegliendo s'impara a conoscere sè stessi; -la vita insegna a conoscere sè stessi.
P.S. Cmq molto interessante questo post lancia parecchi spunti su cui riflettere...
l'unico bivio rischioso che la vita ci pone d'innanzi è il matrimoio,per il resto...
Se questo post come preannunciato dall'autore stimola l'intelletto penso proprio che sia più un insulto all'intelletto invece che stimolo. E poi come si legge che l'autore è stato tutto questo tempo assente per pensare,riflettere e scrivere queste quattro facezie devo proprio ritenere che deve avere un intelletto proprio molto rallentato !!! SE QUESTA E' CULTURA ALLORA VIVA L'IGNORANZA !!!
Viva il milite ignoto capace solo di criticare, di farci notare la sua cultura(???) bla bla bla...
Bravo, o brava, sei un fenomeno!
Ma ti prosti inutile come un ignavo...
Lo Staka_Marco
ho sacrificato il mio blog a SATANAAAA, a SATANAAAAAAAAA!!!!!!!!!
we prima che si crei malinteso,nn so stato io a scrive il commento precedente al tuo marco,sono claudio e su questo post ho scritto solo che ho cancellato il mio blog(beh a modo mio :-))
riflettevo sulla totale contraddizione dei blog.I blog sono diari (qualcosa di molto personale) in cui uno finisce col scriverci cose strettamente personali.In questo caso però le informazioni sono reperibili da chiunque in qualsiasi parte del mondo.
claudio
un saluto a tutti gli staka!!!!
Ciao Domenico!!!!
T'ho provato a chiamare l'altro giorno...ti aspetto alla nostra festa de l'unità, il 24, 25, 26 agosto!!!!
Lo Staka_Marco
"Vi è mai capitato di fare un sogno ricorrente, anzi un incubo, che vi porti davanti ad una sorta di *tribunale*, ad una giuria che potrebbe essere composta da chiunque, anche da voi stessi?
Avete mai avuto la *perenne* sensazione di non aver fatto la cosa giusta, anche se era quella da fare, ed ora vi sentite male solo al pensiero?"
Mmmmmm a ben guardare, intravedo un Super-Io in azione:)))) che è la parte giudicante\punitiva presente in ogni persona: anche i sogni mi sembrano abbastanza indicativi (il giudice che condanna, alias il padre che punisce per qualche "colpa", recente o infantile che sia).
Ago
PS se devo approfondire il discorso basta chiedere
IGNORANTONE DI UNO STAKA_MARCO ... MA CHE VOCE DEL VERBO é "PROSTI" ??? PROSTARE ???? "Ma ti prosti inutile come un ignavo...
" , meglio ignavo a studiare che IGNORANTE COME TE !!!! VERGOGNA E SE SEI CAPACE METTITI A STUDIARE.
Ringrazio Ago, hai fatto un'analisi molto dettagliata, ma credo ci sia molto di più nell'analisi, cmq un giorno mi piacerebbe prendere un bel aperitivo "tranquillo" per approfondire quest'argomento...
continua a scrivere...grazie...
Lo Staka_Marco
Ringrazio l'anonimo che puntualmente e spietatamente mette i puntini sulle "i"...cmq grazie per il consiglio, e per la profonda "analisi dell'errore"...
p.s.:studio, studio, non si preoccupi...
Lo Staka_Marco
SE STUDI E' BEN PER TE
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