lunedì 24 dicembre 2007
Lo Staka_Momento...
Cari lettori,
eccovi una piccola lista che vi può aiutare a capire la nostra
vita da staka_pseudo_architetti:
Se studi architettura o conosci qualcuno che studia architettura
inviagli questa mail: conoscenti, amici, amiche, cugini, cugine, fratello,
sorella...così capiranno perché non sei mai a casa..e perché quando
ci sei, stai sempre pensando, parlando da solo o dormendo.. Sintomi che
studi architettura:
1. Sai che sapore hanno la colla, la balsa, il poliplat e il cartoncino
2. Ti chiedono continuamente: 'e..questa faccia?
3. Hai cambiato il tuo vocabolario drasticamente (consegna, revisione...')
4. Riesci a spendere delle cifre esorbitanti in libreria, ancora di più in
cartoleria...
5. Odi che i tuoi genitori ti dicano "Vai a dormire!!, Se non riesci
a finire,...vai a letto!!
...o anche semplicemente la domanda "ti manca molto?", ti può irritare
6. Hai dormito più di 20 ore di seguito in un fine settimana.
7. Puoi parlare con sicurezza del contenuto di caffeina nelle varie bibite e
della loro rispettiva efficacia.
8. Non importa quanto ti sforzi per fare il tuo miglior progetto,
ci sarà sempre qualcuno che dirà 'perchè non gli metti questo,
o gli cambi quello' o...'sei sulla buona strada però ancora
manca tanto...'.
9. Hai ascoltato tutti i tuoi cd e mp3 in meno di 48 ore.
10.Non sei visto in pubblico senza occhiaie
11.Quando ti invitano a uscire, subito dopo ti chiedono:...o hai
una consegna?
12.Sei capace di riciclare l'impensabile quando si tratta di dover
fare un modellino
13.Hai ballato la macarena con coreografia alle 4 della mattina senza
una goccia d'alcool in corpo.
14.Costantemente cerchi scuse per spiegare ai tuoi professori,
di materie che non sono disegno, il perchè non hai fatto gli esercizi
15.Hai più fotografie di paesaggi ed elementi da usare in un disegno,
che della tua famiglia
16.Qualcuno qualche volta ti ha detto 'che bello...architettura!!!
Passerai tutto il tempo a disegnare!!' e tu mentalmente hai fatto
la lista...: e gli esami di statica, scienza delle costruzioni,
fisica tecnica, tecnologia matematica uno e due ecc. ecc....?!?!
e poi avresti voluto ucciderlo
17.I tuoi incubi riguardano il non finire qualcosa o il non
riuscire a fare qualche consegna
18.Puoi vivere senza contatto umano cibo, o luce del sole, però
non puoi fare a meno di stampare col plotter.
19.Ai tuoi genitori fa paura usare parole come 'carino' o brutto
davanti a te
20.Non ti interessano le macchine sportive: un furgoncino è quello
che può trasportare i plastici grandi!!!!
21.Disegni cose spettacolari senza avere la minima idea del loro costo.
22.Hai il marchio dell'architetto: un mal di schiena da stessa
posizione per i dieci giorni prima dell'esame di laboratorio
23.Riesci a dormire in qualsiasi posto, sopra tastiere, zaini, sui
tuoi compagni, per terra mentre aspetti di stampare
24.Ogni volta che finisci di imparare un nuovo programma credi di
essere super aggiornato, però poi ti rendi conto che ci sono
almeno 1000 programmi nuovi per disegnare, che ancora non conosci
sono: "come sono progettati male i bagni della discoteca! Questa non
è la migliore uscita di emergenza! le scale non sono a norma..."
26.Uno degli spazzolini da denti che c'è nel tuo bagno è del tuo
compagno di laboratorio.
27.Tuo fratello crede di essere figlio unico...
28.Conosci a memoria tutti gli orari di apertura e di chiusura
delle copisterie della tua città...
29.Sei in grado di sfogliare per ore riviste di architettura senza
trovare quel maledettisimo dettaglio che ti serve...
30.Ti identifichi con questa mail?? eh eh ;)
SE NON STUDI ARCHITETTURA PER FAVORE CERCA DI COMPRENDERE PERCHE'
A VOLTE E' MOLTO DIFFICILE LA VITA DEI TUOI AMICI!!!!
PER TUTTI GLI ARCHITETTI: L'UNICA CONSOLAZIONE E' SAPERE DI NON ESSERE
GLI UNICI...
grazie Sara.
domenica 2 dicembre 2007
Rutelli e l'Italia dei geometri

mercoledì 21 novembre 2007
Lo Staka_Momento
Cari lettori.
oggi voglio utilizzare un capolavoro della poesia italiana per affrontare un tema molto serio:
Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Eugenio Montale
Cosa ne pensate voi del male di vivere che imperversa nelle teste degli umani?
Cosa spinge l'uomo ad atti estremi come l'uccisione di suoi simili?
E' un tema un pò troppo pesante lo so, ma cerchiamo di capire perchè l'uomo è triste...
domenica 18 novembre 2007
Lo Staka_Momento...
Le ragioni dell'emigrante
Cari lettori,
dopo la parentesi Pasolini, permettetemi di presentare un veloce ricordo anche nei confronti del maestro del giornalismo Enzo Biagi...
Dicevo, dopo queste parentesi un po' tristi voglio proporvi un tema che personalmente trovo assai sentimentale.
Leggo e sento troppo spesso in giro una sorta di rifiuto del paese, la voglia di fuggire verso le città, la tristezza di quelle persone che dopo fantastiche esperienze all'estero, soffrono una sorta di malinconia nel rivedere la propria terra natia...
Sinceramente non lo capisco.
Personalmente mi ritengo un fortunato, nel senso che ho girato e visto molti luoghi: la romantica e gotica Metz (Francia), la dura Germania (Francoforte), quel freddo ma elegante Lussemburgo, Madrid, Londra, e per l'Italia Napoli, Milano, Bologna...per farla breve la cosa più bella di tutto il viaggio sapete cos'era?
Il ritorno.
Le verdi montagne che anticipano la nostra conca Peligna, il nostro Morrone, san Cosimo...boh ragazzi chiamatemi pazzo, vecchio, come vi pare, ma io amo tornare, stare e frequentare la mia Pratola, anche se non c'è niente, mi basta anche quell'oretta con gli amici al bar...
Io sento l'attaccamento alla mia terra, con questo non dico che in futuro sceglierei di lavorare o vivere altrove, la vita è la vita, ed è piena di sorprese, ma sento che anche se per ragioni di lavoro mi trovassi fuori tornerei sempre qui, perchè amo Pratola Peligna, amo lo schifo delle strade, amo le pettegole del luogo, e amo la noia pratolana.
Penso siano questi i sentimenti che spingano un emigrante a tornare, e ad essere profondamente legato alle sue radici...su ragazzi, chi è che non ricorda con piacere i primi calci al pallone all'oratorio? Le prime uscite con gli amici nascosti fra i tanti vicoli del paese? Il primo bacio...
Per concludere sono oramai sei anni che faccio su e giù col treno da Pescara, e ogni volta che tornando ammiro le "mie" montagne ho sempre la stessa faccia stupita, ammirata e contenta...
venerdì 2 novembre 2007
Lo Staka_momento...di RadioStaka

lunedì 29 ottobre 2007
L'altro giorno ricevo una telefonata:"Buongiorno, rappresento una società di sondaggi: lei è stato selezionato come esemplare tipico di "uomo qualunque" vuole rispondere al questionario che le sottoporremo?""Diamine! -faccio io– ma con chi crede di parlare? Io non sono per niente un tipico uomo qualunque. Sono un uomo non convenzionale che pensa in modo non convenzionale!"Un attimo di silenzio, come se la signorina, dall'altra parte, stesse scartabellando, poi la risposta: "Complimenti! Questa in realtà era la prima domanda del questionario e la sua risulta essere la tipica risposta del tipico uomo qualunque... possiamo procedere?"
E' così brutto o difficile considerarsi o essere un "uomo qualunque"?....
StakaBoz
sabato 20 ottobre 2007
BOB DYLAN - Blowing in the wind (1971)
Dedicata a tutti coloro che amano volare sulle ali della pace...grazie immenso Bob
giovedì 18 ottobre 2007
Lo Staka_Momento
Cari lettori
oggi vogli dedicare questo post ad un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
LA PACE.
Oggi leggevo su internet che il presidente russo Putin, in un'intervista rilasciata presso un'emittente televisiva russa, dichiarava che uno dei progetti fondamentali del suo programma (fino al 2015) è il potenziamento militare, lui sostiene per difesa del territorio russo, e un forte investimento sul nucleare, sempre per opere di milizia...
Non contento ha poi dichiarato "la Russia non è l'Iraq", "difenderà i suoi interessi dentro e fuori i confini e non consentirà di accedere al controllo delle sue risorse".
"Grazie a Dio, la Russia non è l'Iraq, e ha forza sufficiente e mezzi per difendersi".
Per fortuna una cosa buona sembra averla detta e cito "Le nostre divergenze con gli Stati Uniti sull'Iraq consistono nel fatto che noi riteniamo indispensabile stabilire una data precisa per il ritiro delle truppe, istituire una specie di deadline per lasciare i dirigenti iracheni in grado di rafforzarsi e stabilizzare la situazione. Gli americani non vogliono stabilire date. Ma lasciare lì per sempre un regime di occupazione da parte di truppe straniere è inammissibile per noi".
Beh su quest'ultima cosa credo credo che segua una linea tenuta da tutti gli altri stati Europei (spero!).
Ora la domanda che mi pongo è la seguente: è giusto potenziare in modo massiccio le proprie milizie per motivi di difesa del territorio?
Spero che gli investimenti sul nucleare si limitino solo ed esclusimamente per uso civile perchè altrimenti comincio ad avere sinceramente paura.
Ringrazio il sito de "la Repubblica".
Dite la vostra.
lunedì 15 ottobre 2007
QUALCUNO ERA COMUNISTA
(Testo di Giorgio Gaber)
Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà, ... La mamma no.
Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
Qualcuno era comunista perché aveva avuto un'educazione troppo cattolica.
Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche: lo esigevano tutti.
Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era comunista perché prima (prima, prima...) era fascista.
Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano... (!) Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona...
Qualcuno era comunista perché era ricco, ma amava il popolo...
Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
Qualcuno era comunista perché era così affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro. Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.
Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.
Qualcuno era comunista perché la rivoluzione?... oggi, no. Domani, forse. Ma dopodomani, sicuramente!
Qualcuno era comunista perché... "la borghesia il proletariato la lotta di classe, cazzo!"... Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI3.
Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare TUTTO!
Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini... Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo Secondo Lenin.
Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sè la classe operaia.
Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
Qualcuno era comunista perché c'era il Grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il Grande Partito Comunista.
Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.
Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggiore partito socialista d'Europa!
Qualcuno era comunista perché lo Stato, peggio che da noi, solo l'Uganda...
Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica, eccetera, eccetera, eccetera!...
Qualcuno era comunista perché chi era contro, era comunista!
Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia!
Qualcuno, qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.
Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo, perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno. Era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso: era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana, e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la vita. No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici. E ora?Anche ora ci si sente in due: da una parte l'uomo inserito, che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana, e dall'altra il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo. Perché ormai il sogno si è rattrappito.Due miserie in un corpo solo.
martedì 9 ottobre 2007
HASTA SIEMPRE COMPANERO...

di Staka_Antonio
Julio Cortázar
lunedì 8 ottobre 2007
Oasis Don't Go Away
una versione inedita con solo Noel!!!!
Dedicata a chi vuole ancora amare qualcuno, o qualcosa...
mercoledì 3 ottobre 2007
martedì 2 ottobre 2007
mercoledì 19 settembre 2007
Lo Staka_Momento
Salvate lo Staka_Antonio!!!
Cari lettori oggi non vi voglio annoiare con prediche o riflessioni varie, ma vi chiedo un grosso favore, a tutti voi che anche per scherzo ci visitate...
Il più talentuoso di noi staka vuole lasciarci, mancanza di tempo?
Mancanza di stimoli?
Non lo so, questo solo lui ce lo può dire...
E' da tempo che lo staka_Antonio, (per gli amici lo Staka_Antò) non ci regala le sue perle, mai banali...
Dateci una mano, lasciate qualche commento per aiutarmi a convincerlo...
Talenti come lui non si possono perdere, chiamatemi egoista, ma RadioStaka non sarebbe la stessa senza la sua vena culturale principale...
Scrivi porco zio Staka_Antò!!!
martedì 18 settembre 2007
mercoledì 5 settembre 2007
Lo Staka_Momento
La ricerca della Felicità
Quand’è che un individuo può definirsi felice?
Questo possiamo definirlo forse come il miglior (e più difficile) quesito trovatomi d’innanzi, nelle profonde analisi a cui mi sottopongo, nei momenti di solitudine e di riflessione.
Ora non voglio mettere in questo pezzo citazioni famose, perché già vedo qualche fantomatico mister X pronto a criticare, ma permettetemi almeno di farvi presente cosa mi ha risposto un mio amico (grande Pasqualò!) quando ci siamo trovati a parlare di questo argomento:
beh, la sua risposta mi ha sorpreso molto, anche se effettivamente sembrerebbe molto banale, ma al tempo stesso assai profonda: ‘la felicità è bella proprio perché si cerca sempre vanamente di raggiungerla, se la si raggiunge però, poi non si è più felici, e allora meglio cercarla sempre…”
Ecco, secondo voi quand’è che un individuo si può definire “felice”?
Sinceramente per me la felicità è paragonabile alla serenità, cosa intendo? Beh, io sono sereno quando non ho troppi pensieri per la testa, quando faccio qualcosa che mi piace fare, quando sto insieme a persone che mi fanno stare tranquillo, ecco appunto la tranquillità, forse la felicità per il sottoscritto è paragonabile alla tranquillità, forse è un’utopia, ma io non mi sono mai stancato di sognare…e sinceramente il mondo dei miei sogni è sempre stato più bello di quello reale (che cosa ovvia!).
Scatenatevi!
domenica 29 luglio 2007
Lo Staka_Momento...
Il silenzio degli Staka_Innocenti...
Cari lettori, siamo tornati!
Anche se qualcuno magari si aspettava una nostra debacle dopo nemmeno un anno di brillante vita, noi, sempre pronti a sorprendere, torniamo dopo un periodo veramente STAKA, e torniamo ancor più carichi, polemici, copioni, intellettualmente copioni, ma sempre e più brillanti.
Ora, giustamente, meritate una spiegazione al nostro lungo silenzio, beh, molti componenti del nostro team erano chini a stakanovare sui libri, il sottoscritto era chino a cazzeggiare sul suo comodo divano intento a riflettere e a pianificare nuovi temi per voi, si lo ammetto, sono stato poco staka, ma anche stakanov qualche volta si fermava...
Oggi voglio proporvi un tema che mi è venuto dopo aver riletto un numero dell'immortale Dylan Dog, (che vi consiglio di leggere, perchè spesso Sclavi e co. ci regalano perle degne delle migliori biblioteche).
L'argomento se vogliamo è anche una sorta di analisi critica dei nostri ultimi lavori, perchè forse abbiamo perso un pò il nostro filo, e vi garantisco che questa auto analisi ha contribuito fortemente al mio silenzio...
Un vero e proprio titolo non ce l'ho, ma il tema sono sicuro vi stuzzicherà perchè in fondo, ma molto in fondo, credo nel vostro intelletto...
Vi è mai capitato di fare un sogno ricorrente, anzi un incubo, che vi porti davanti ad una sorta di tribunale, ad una giuria che potrebbe essere composta da chiunque, anche da voi stessi?
Avete mai avuto la perenne sensazione di non aver fatto la cosa giusta, anche se era quella da fare, ed ora vi sentite male solo al pensiero?
Vi è mai capitato di chiudere gli occhi e di sentirvi ossessionati dal giudizio di qualcuno (o anche da voi stessi) per qualcosa che andava fatto, ma...
Insomma cosa ne pensate delle cosiddette azioni di polso?
Dei bivi rischiosi che la vita ci pone d'innanzi?
Sinceramente io la vedo in modo un pò pratico, nel senso che a volte le scelte sono dure da fare, e c'è sempre chi ne rimane deluso, ma qualcuno la croce la se la deve caricare sopra le spalle...e spesso poi su quella viene anche inchiodato...mah!
Comunque penso che il tutto faccia parte di un processo di crescita, e di esperienze che ci aiuteranno per il proseguo della vita...anche se spesso quando si imbocca un bivio pericoloso si può sempre tornare indietro...
Per tornare al giudizio, credo che i migliori giudici di noi stessi siamo proprio noi stessi (scusate il gioco di parole) quindi se si è a posto con noi stessi (mi ripeto di nuovo), gli altri per forza di cose si devono adeguare, quanto meno se si è fatto qualcosa di veramente costruttivo, altrimenti è giusto essere criticati.
Beh sono stato forse poco chiaro, ma spero vi arrivi lo stuzzico che vi ho proposto, pensateci un pò su questo tema, e fateci sapere cosa ne pensate, e se volete fatemi cambiare modo di pensare...sempre se ci riuscite...
lunedì 11 giugno 2007
CIAO ENRICO

"La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico"
Enrico Berlinguer
La Forza della SG
diciamo, non diciamo,
andiamo, non andiamo,
poi siccome ci definiamo comunisti ci piace andare alle riunioni e dire no, ma anche ni, senza magari dire "ok l'idea può essere buona ma secondo me..." come si fa in tutte le riunioni di questo mondo fra persone civili.
Comunque se vi piace azzittire la gente per sentirvi importanti, se vi piace urlare in faccia alla gente quando la loro idea non vi piace e poi dite che qualcun'altro s'incazza, o che urla boh...fate voi.
Il discorso è un altro, se vogliamo fare qualcosa di culturale, come siamo in grado di fare, facciamolo, altrimenti lo facciamo fare a Luigi Di Loreto, che già si sta attivando con idee valide, così magari fra 5 anni c'avrà pure ben ragione a dire che non facciamo un cazzo e che siamo di sinistra perché teniamo la tessera nel portafogli...
No qualcosa la facciamo, un bel film di Muccino in piazza che non guasta mai...vabbè se dobbiamo fare qualcosa di commerciale e basta allora andiamocene con la PRO-LOCO.Lasciamo Pratola lì dov'è, ma vi racconto una storiella:
qualcuno, un tempo, neanche troppo lontano, fa insistette nel farmi leggere qualcosa di diverso dalla "Gazzetta dello Sport", o mi fece vedere quasi con forza qualche film di Kubrick, o di Moretti...n'somma cinema d'autore invece dei soliti "American Pie" (con tutto il rispetto, perché ridere fa sempre piacere). Ecco all'inizio l'idea non mi stuzzicava, anzi mi annoiava, poi andavo avanti per curiosità, e mi appassionavo, e sentivo dentro una fame culturale nuova, ora potete anche ridere e prendermi in giro, non fa niente, ma fidatevi 5 anni fa se discutevate con me non finiva come finisce oggi.
Insomma mi sono dilungato troppo, comunque il senso è le potenzialità ci sono, la voglia adesso un po' meno, ma se non volete cancellare quanto di buono la vostra formazione vi ha dato, e mi ha dato, diamoci da fare, altrimenti possiamo starcene tranquillamente a casa, ci arrabbiamo di meno, e ci svaghiamo di più. Poi se il problema sono io basta tranquillamente dirlo, e così come sono entrato ne esco.
Non usiamo la Sg per farci belli agli occhi di tutti, usiamola per imparare e per far imparare. Le responsabilità sono fardelli che si possono tranquillamente supportare, se collaboriamo e ci confrontiamo con un sereno dialogo, altrimenti siamo un'altra cosa.
Concludo con una frase di Friedrich Nietzsche:
"NESSUN VINCITORE CREDE AL CASO".
E ora se volete sparate pure...
Lo Staka_Marco
lunedì 4 giugno 2007
RadioStaka al lettore...
Ora è chiaro che se uno non ha niente da dire nello specifico, ma vuole comunque far notare la sua presenza con un saluto simpatico ok, ma cazzate tipo pernacchie o tentativi di indovinare le abitudini di altri sono da evitare, o quantomeno associabili a risposte sensate.
Ringraziandovi per la pazienza, e il tempo che ci regalate nel leggere i nostri pensieri vi invitiamo a commentare, ma sempre con quel buon giudizio di cui disponete.
P.S.: quando qualcuno commenta non firmandosi, bisogna rispettare il suo anonimato, senza fare troppe pressioni nel capire chi esso/a sia, perché bisogna sempre rispettare la volontà altrui senza imporre la propria.
Altrimenti non saremmo RadioStaka.
RadioStaka...
mercoledì 30 maggio 2007
Pratola è tornata ROSSA!!!
mercoledì 23 maggio 2007
10, 100, 1000 Travaglio
Cordiali lettori, forse nella frenesia dei nostri impegni quotidiani e della miriade di veri o fasulli problemi, facciamo per non accorgerci di quello che le nostre menti ascoltano o leggono nei giornali. Capita mai di chiedersi se le informazioni che ci giungono possano essere reali o coscientemente deviate?
In effetti tra un servizio su un cane abbandonato (ahimè!!!) e una velina che si fidanza con un calciatore, magari si parla di pensioni o di una guerra dispersa in qualche remoto angolo dell'universo. E allora vi pongo una semplice domanda: ma cosa diamine gira intorno alle nostre (perdonatemi) piccolissime esistenze? Come mai nella stragrande maggioranza dei casi non ci è concesso di sapere cosa davvero avviene su "questo vecchio pazzo mondo"?
Perchè per approfondire una notizia che ha per sbaglio sfiorato i nostri timpani dobbiamo scaricare Beppe Grillo dalla rete, leggere l'Espresso o vedere programmi oggi in prima serata ma che fino a ieri erano relegati nei meandri della notte (report)?
Per farla breve, perchè è così difficile conoscere la VERITA'? Forse una risposta c'è, colpa di Silvio B. Ma non basta.Il nostro governo (di sinistra) non ci aiuta: stà facendo passare una nuova legge sulle intercettazioni e sulla diffusione di notizie. In sintesi, se fino ad oggi è stata un'impresa aver scoperto calciopoli, vallettopoli, bancopoli, ricucciopoli, parmalottopoli, mafiopoli,...., domani sarà un miracolo di un'immensa entità superiore!!!
Fortuna che non c'è più Silvio, lo stesso di prima. Persino la nostra tv pubblica, la RAI, non fà eccezione. Tuttavia, in questo desolante panorama, esistono ancora dei timidi bagliori di luce: tra questi annovero Marco Travaglio. I suoi quattro, cinque minuti ritagliati in programmi tv ci dipingono (a volte forse in maniera troppo colorita, cmq efficace) il quadro del nostro bel Paese. Ma non dimentico Grillo, Report, tutte le Ilaria Alpi morte perchè troppo vicine alla realtà, e tanti altri...Qualsiasi sforzo per provare a conoscere la verità che è ben nascosta dietro una rigida apparenza e qualsiasi tentativo di distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è, merita il nostro plauso e soprattutto merita che tutto questo non sia vano.
Chi prova a darci lezioni di libertà, dovrebbe ricordare che uno Stato libero è, in primo luogo,un posto dove si può dire e scrivere ciò che si pensa e ciò che si conosce.
"Quello che ci raccontano non è quello che sappiamo" (R. Saviano, Gomorra), è vero, ma a quello che ci dite voi tanti o forse pochi Travaglio, io voglio credere. Per questo, grazie.
martedì 15 maggio 2007
Chi riuscirà a farlo innamorare???

lunedì 14 maggio 2007
"AZIONE, AZIONE, AZIONE"
Nell'ultimo post, tra gli ultimi commenti, ce ne sono tre senza firma di un anonimo (ribadisco l'invito a firmarsi); nell'ultimo di questi tre commenti anonimi questa persona ha
secondo me brillantemente esposto la sua visione su questo argomento (anche se non la condivido pienamente). Nel penultimo però riportava:
"Belle parole... ma di significato nullo... dice qualcosa questo post?non mi semba!!! Lo staka antonio ha solo detto cose note... E non venite a dirmi che è solo un modo per
riflettere e lasciar riflettere, cosa vuoi che vi scrivano i visitatori? che è giusto che la gente muoia sul lavoro? Non mi dite neanche che serve per sensibilizzare le persone su
questo tema aime scottante...Un consiglio per i vostri prossimi post: se volete davvero essere un blog d'elite proponete gli argomenti ma date una vostra forte e decisa soluzione , un vostro pensiero, altrimenti lasciate perdere non siete giornalisti e questo non è un quotidiano che da solo informazioni e lascia commentare...AZIONE AZIONE AZIONE..."
A riguardo volevo "dedicargli" questo frammento del filosofo Antonio Gramsci:
"Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare."
Di certo non ci consideriamo filosofi ma consideriamo che i nostri post contribuiscano e aiutino, a volte, a "suscitare nuovi modi di pensare".Comunque prendo e prendiamo a favore la critica fatta dall' "anonimo", per indirizzare i nostri prossimi post maggiormente all'AZIONE.
P.S.
Prima dell'azione c'è sempre il PENSIERO.
Grazie
mercoledì 2 maggio 2007
"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ?"
Ieri è stata la festa del 1° maggio, altri due morti sul lavoro. Un pò di giorni fà Blob ha dedicato la puntata al tema delle morti sul lavoro facendo vedere filmati presi
dall'Archivio RAI in date sorprendetemente lontane (anni ' 70 e varie); ho capito che questo problema, come del resto molti altri, l'Italia se lo porta dietro da un bel pò di
tempo (in termini di dati non vi so dire se è stato sempre così tragico). Non voglio fare il qualunquista ma spero che i moniti dei segretari dei tre sindacati CGIL, CISL e UIL
non finiscano come tutti gli anni in un nulla di fatto (mi va bene che hanno titolato il concerto a Piazza S.Giovanni "L'Italia riparte dal lavoro", ma che non si fermino solo lì).
Voglio solo ricordare che nella costituzione è scritto "L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro", io aggiungerei "e sul lavoratore"; dico questo perchè avverto, e non solo io,
un piccolo timore, anche da questo governo: che stiamo andando verso "L'Italia è una Repubblica fondata sul consumatore". Insomma, il problema di fondo è che il mondo in
generale, ed in particolare quello del lavoro, sta prendendo una velocità, secondo me, eccessiva. Non a caso sta prendendo piede piano piano un "movimento", per adesso
chiamiamolo così, che abbraccia varie discipline (dall'arte, all'urbanistica, al mangiare), e che pone al centro una sola parola: SLOW (slow food, slow life). Quel concetto di LENTEZZA, che molti in Italia negli anni '70 cercavano di opporre alla velocità industriale che stava prendendo inesorabilmente piede, (a riguardo consiglio il film LAVORARE CON LENTEZZA di Guido Chiesa del 2004 ) sembra riaffacciarsi. Per tornare, e per concludere, al lavoro, è vero che le leggi in merito alla sicurezza sicuramente ci sono, ed è vero che non vengono rispettate; ci servono solo due parole per mettere tutto, e dico tutto, apposto, in tutti i campi: ORGANIZZAZIONE e
CONTROLLO da introdurre, questa volta, velocemente. Per tutto il resto, come conclude sempre Non solo moda...SLOW IS NOW. Enzo, crediamoci ancora per un pò...
Per questo articolo ringrazio:
Edoardo Sanguineti con la lettura del suo libro "Come si diventa materialisti storici ?"
Il programma "Non solo moda"
I vari corsi di Urbanistica seguiti all'università in questi anni
P.S. A breve supporterò questo articolo con dati inerenti alle morti sul lavoro, alle leggi in merito, e al movimento "slow life"; se qualcuno è già documentato può scrivere tutto nei
commenti.
Grazie.
QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO
Questo è un film pieno di significati, la domanda che ne viene è "siamo pazzi o ci vogliono far credere di esserlo?" se potete guardatelo...ne vale la pena.
Lo StakaMarco
giovedì 19 aprile 2007
Oasis - Morning Glory
sarebbe bello se un bel giorno in un bel appartamento si fa di queste cose...vero Staka_Antò?
martedì 17 aprile 2007
Abbiamo vinto una piccola battaglia
Cari lettori,
con grande gioia vi comunichiamo che abbiamo ottenuto una piccola, ma per noi significante e ricercatissima, vittoria.
L'ultimo post ha acceso una bella e viva discussione, e non una guerra fra blog, sia chiaro, ma una brillante, e impegnata "chiacchierata" fra amici.
E ci fa piacere che gente che si fermava alle prime righe ora non solo ha letto tutto l'articolo, ma anche i commenti per intero, e ci ha fornito ottimi punti di vista; abbiamo stuzzicato a dovere la fantasia di alcuni, e finalmente attirato i commenti di altri che non partecipavano proprio.
Siamo contenti, GRAZIE!
p.s.:
si è dimostrato come argomenti di qualità possono fare ottimi "ascolti"; insomma il "fedeli alla linea" di alcune settimane fa ha dato quella scossa che serviva...FEDELI ALLA LINEA SEMPRE...vai STAKA!!!
domenica 8 aprile 2007
David Gilmour playing 'High Hopes'
Ciao ragazzi sono Staka_Alessio, ascoltate questo pezzo dei Floyd.
martedì 3 aprile 2007
Proposte...di Valore
Sulla falsa riga di "Che cos'è per te il senso della vita?", domanda fatta girare via sms dallo Staka Marco un pò di tempo fa (poi giustamente e intelligentemente ripresa dal nostro amico Sasu nel suo blog) voglio lanciare (e ricevere) con questo post delle proposte...di Valore. Per capirci riporto la poesia di Erri de Luca (ex dirigente di Lotta Continua nonchè scrittore)
"Considero valore"
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello che oggi vale ancora poco. Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che . Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Dunque per voi cos'è "Valore"?
sabato 24 marzo 2007
La questione TAV
Finalmente posso dare il mio contributo al blog.
Vorrei soffermarmi un pò sui temi sollevati da Beppe Grillo, un uomo che, con grande indignazione e coraggio, denuncia ormai da anni i diversi problemi che affliggono il nostro bel paese. Inizio dalla questione TAV con questo video.
mercoledì 21 marzo 2007
Lo Staka_Momento
Cari amici lettori,
oggi voglio dedicare il mio spazio ad un'amica che sta passando un momento un po' così, visto che anche al sottoscritto è capitato un anno fa di passare una stessa situazione, così brutta, e mi avrebbe fatto piacere che qualcuno mi pensasse in quell'istante, ma la vita è così, e non tutti possono stare al tuo passo...
Scrivo queste due parole senza pretendere particolari commenti, perché l'argomento è troppo malinconico, ma così mi gira, e allora butto giù, magari non servirà a niente, ma citando l'immortale "Trippetta"..."a noi non ce ne frega un cazzo!"
"E' incredibile come in alcuni momenti della nostra vita ci si senta così piccoli, così inutili, come quando si è di fronte alla morte.
A volte basta uno sguardo per sentirsi meglio, un sorriso, un amico; ma altre volte proprio niente riesce a tirarci su.
Ma la cosa che ti fa stare peggio è quando con uno sguardo, con un sorriso, con la tua presenza non riesci a dare niente.
E allora ti senti ancora più piccolo di fronte alla morte, ma è proprio dal momento del nostro incontro con l'oscura signora, è proprio da quell'istante, che noi non siamo più soli...
Tirati su!"
sabato 17 marzo 2007
Lo Staka Momento
Cari lettori,
dopo un breve periodo di meritata vacanza, e grande riflessione, il vostro Staka_Marco è tornato...e più incazzato che mai!
Qualche settimana fa vedendo in televisione quella schifosissima rissa da strada messa su dai giocatori di Inter e Valencia, dopo una partita di pallone, e voglio sottolineare una semplice partita di pallone, degenerata dopo una qualche stupida e inutile offesa.
E qui voglio lanciare un tema, e spero che le vostre pigre menti ci riflettano un pò su anche se non commentate (tanto ci sono abituato).
Tollerare o reagire?
Ecco, il tema venutomi , è proprio una considerazione di queste situazioni che spesso vengono fuori anche fra persone legate da sentimenti forti, provocazioni inadatte, inopportune, che vanno sempre ad minare quella sfera sottile che circonda ogni individuo e cioè il rispetto.
La domanda che mi pongo è: se un qualsiasi individuo provoca un altro, in qualsiasi modo: dalla battuta forse troppo forte (o una spinta, un insulto) l'offeso cosa dovrebbe fare?
Rispondere con intelligenza, quindi senza usare le mani, ma le parole che spesso fanno più male, o arrivare all'atto barbarico per eccellenza?
Insomma oggi il compitino è molto semplice, fatto su misura, da uno che forse "ci ha lo sbrocco troppo facile"...dite la vostra.
venerdì 9 marzo 2007
Radio_Staka risponde…FEDELI ALLA LINEA.
Prima cosa: il fatto di inserire meno video e più post non ci aiuterebbe ad aumentare il confronto (infatti nella prima parte del nostro mese di vita abbiamo inserito solo post, ma il confronto con i lettori non c’è mai veramente stato).
Seconda cosa: qualcuno ci ha paragonato a RaiTre…e lo ringraziamo; sul tema “o i commenti o la qualità” noi SCEGLIAMO la QUALITA’! (il termine eleganza deriva dal verbo latino eligere, che vuol dire SCEGLIERE…e lo Staka_Antonio ha detto si)
Terza cosa: noi inseriamo post diversi tra loro e quindi il target dovrebbe essere variegato sia come età che come livello culturale; il fatto che voi non rispondiate a nessun post forse vuol dire che non sono interessanti…(che sia chiaro, non scenderemo mai a fare un blog tutto del tipo “mi sono alzato questa mattina e il sole era più giallo di ieri, l’erba più verde, e il cielo più azzurro, la mia squadra ha vinto il campionato, la luna era bella ieri sera…”).
In definitiva NOI siamo Radio_Staka, non RDS…
Quarta cosa: non ci sentiamo affatto in crisi, anzi sentiamo il vento in poppa e lo stesso entusiasmo del primo giorno; non cerchiamo la bella figura ma il confronto.
Per concludere ribadiamo che non vogliamo affatto che voi cambiate il modo in cui realizzate i vostri post, ma vorremo solo un confronto quando inseriamo i nostri…se volete.
Infatti già nel post precedente abbiamo scritto:
“Sappiate che questo fantastico servizio è stato creato per diffondere temi interessanti su cui confrontarsi, ma vogliamo ripetere che comunque noi abbiamo rispetto per i vostri pensieri, e continueremo a partecipare alle vostre esperienze perchè da qualsiasi situazione si può sempre imparare.”
Un bacio a tutti.
martedì 6 marzo 2007
lunedì 5 marzo 2007
Lo Staka_momento...di RadioStaka
Cari lettori,
con grande dispiacere dell'intero staff radiostaka, notiamo che sono sempre meno i commenti sui nostri post, e sottolineiamo post, in quanto per noi i video e le canzoni sono fini a se stessi.
Crediamo che questa situazione sia determinata dal fatto che, o i nostri argomenti sono troppo seri e riflessivi, e voi non siete in grado, o non avete il coraggio di affrontare le nostre tematiche, oppure semplicemente non sappiamo scrivere.
Ma come detto settimane fa, in un post precedente, noi andiamo avanti, anche per una sola persona, perchè la rispettiamo, e CI rispettiamo, soprattutto per l'enorme sforzo che impieghiamo nel presentare argomenti sempre diversi, e non le solite cazzate da blog commerciali e infantili.
Sappiate che questo fantastico servizio è stato creato per diffondere temi interessanti su cui confrontarsi, ma vogliamo ripetere che comunque noi abbiamo rispetto per i vostri pensieri, e continueremo a partecipare alle vostre esperienze perchè da qualsiasi situazione si può sempre imparare.
E' vero che noi molte volte citiamo opere, frasi, o altro da capolavori già scritti e già criticati, ma lo facciamo semplicemente perchè amiamo la letteratura, ognuno a proprio modo, la rispettiamo, ed essa si ciba di se stessa, così e stato, così è, così sarà, perchè è stato tutto già scritto.
E citiamo:
"Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni, circondata dal sonno è la nostra breve vita".
W.Shakespeare
(La tempesta, atto IV)
...e adesso criticateci pure...
mercoledì 28 febbraio 2007
GRAZIE ENNIO
Con questo video Radio_Staka rende omaggio al grande Ennio Morricone e all'oscar vinto domenica. Grazie Ennio!
Staka_Antonio
Lo Staka_Momento
Con grande dispiacere ho notato che il passato post, quello sull'aneddoto legato a Charlie Caplin, non è stato commentato, ma può anche essere che vista l'ondata di materiale che ha colpito (finalmente!) questo blog, esso sia scivolato via così in fretta che magari non c'avete fatto caso, o magari c'erano cose più belle da commentare, oppure proprio non ve ne fregava niente.
Non importa, con grande sorriso, e come promesso, ora vi dirò la mia.
Credo che l'esperienza vissuta dall'immortale Charlie, oltre a dimostrare che una volta la vita delle star, senza la tv era più tranquilla, dimostra due cose essenziali, sempre secondo il mio parere, sia chiaro.
La prima è che spesso non si guardano mai troppo bene, e a fondo, le persone, e spesso si cade in luoghi comuni e prime impressioni che ci portano a sbagliare, capita, per fortuna si può rimediare.
La seconda, sempre secondo il mio modesto parere, è che forse noi guardiamo le persone in un modo strano, cioè le vediamo come ci piace a noi, e non come sono, magari preferiamo un finto belloccio, o un brutto simpaticone, alla versione reale, che magari avrà 1000 difetti.
Bisognerebbe fare come dice mio nonno?
Non fidarsi troppo dell'immagine dell'occhio, perché sennò il corpo si spaventa, e fidarsi delle sensazioni che può dare quel qualcuno o quel qualcosa?
A voi la risposta, ma vi saluto dicendovi che errare è umano, e una seconda occasione può essere data a tutti...almeno sulle apparenze.
martedì 27 febbraio 2007
DON'T PANIC
Quando siete sotto pressione vi do un consiglio...Ascoltate questo piccolo capolavoro dei Coldplay!Il pezzo "in studio" forse rende di più...ma in questa versione c'è anche l'armonica!Spettacolo!!!
Staka_Antonio
giovedì 22 febbraio 2007
lunedì 19 febbraio 2007
C'era una volta il west di S.Leone
Quando la genialità di un regista riesce ad unire la bellezza di un paesaggio con la bellezza di una donna con
la bellezza di una musica in una sequenza cinematografica senza parole...
Staka_Antonio
Oasis - Don't Go Away - Promo Vid
ragazzi, questa canzone, e questo video, praticamente raccontano la mia vita...
Oasis - Champagne Supernova (acoustic)
Questa è una chicca per pochi, solo per coloro che la musica non l'ascoltano soltanto, ma la "sentono".
(dedica speciale per l'amico 6gg, per live è tutta n'altra cosa!)
VERITA'
“Il nostro, come disse Sciascia, è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare.
L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
Pier Paolo Pasolini, 1972
LE BALLATE DELLA VIOLENZA di Pier Paolo Pasolini
Io sono un debole, non lo sa nessuno. C'e' una Forza, e io la eleggo a sola forza del mondo: Dio.
La mia storia, la nostra storia, e' soltanto un fumo.
Per il nemico non posso avere amore.
Democratico, sei un debole uomo, e, per mano mia, sarai vinto: dovra' tacere in te l'atroce istinto alla liberta'.
Forse avrai da Dio perdono: da me no: io uccido, non convinco.
"Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”
E per te, cos'è verità?....
IL SOTTILE GIOCO DEL LIMITE
Esprit de geometrie o esprit de finesse ? La ragione scientifica o la ragione del cuore ? Cultura scientifica o cultura umanistica ? Io e lo Staka Andrea ci siamo interrogati un paio di settimane fa su questo tema cercando di trovare una "soluzione" condivisa da entrambi. Riflettendoci da solo, questo fine settimana, penso che forse la "soluzione" sta proprio nel "sottile gioco del limite"; questo barcollare in un "limite" (che in tutta onestà è molto difficile da trovare e soprattutto da raggiungere, io sto ancora qui a chiedermi come si faccia) non vuol dire semplicemente non esporsi, non schierarsi, non prendere parte ad uno dei due "filoni" (termine un pò riduttivo ma abbastanza efficace per sottolineare la profonda diversità tra le due "ragioni"); non vuol dire, per usare un termine molto caro al nostro caro Dante, essere ignavi. Vuol dire semmai aver imboccato quella famosa "terza via" che spiazza un pò tutti e che di fatto apre scenari del tutto nuovi e orizzonti fino ad allora impensabili. Per capirci provo a fare esempi concreti. Pensiamo ai Pink Floyd, come può essere definita la loro musica? Alcuni critici dicono Rock Psichedelico ( Psi... che?), alcuni più audaci usano Rock anni ' 70 (come se ci fosse un unico genere rock che accomuna tutto il decennio), alcuni Progressive Rock, alcuni, più modesti, semplicemente Rock. Semplicemente, dico io, la musica dei Pink Floyd è la musica dei Pink floyd, come l'architettura di Renzo Piano è l'architettura di Renzo Piano, come la visione politica di Berlinguer (con la sua famosa terza via, lontana dallo pseudocapitalismo americano e pseudocomunismo sovietico) è la visione politica di Berlinguer.Sentiamo sonorità di Pink Floyd oggi, quasi ovunque (nella musica rock, pop, addirittura versioni dance di loro canzoni, come se non ci fosse più nulla da sperimentare); per fortuna, dico io, che ci sono ancora i Radiohead. Sentiamo dibattiti sulla questione morale come ancora di salvezza dell'attuale democrazia italiana sempre più allo sbando; sentiamo discorsi su di un governo mondiale per questioni come la povertà e l'ambiente, di Eurosocialismo da far nascere e crescere, come se Berlinguer non avesse detto nulla di tutto ciò più di venti anni fa.Vedremo sprazzi dell'architettura di Piano un pò dappertutto.Forse, allora, il significato di "sottile gioco del limite", è, parafrasando il pensiero di Marx, analisi scientifica della realtà per meglio modificarla, rivoluzione in permanenza, è il continuo rigenerarsi della sostanza che assume ogni volta forme nuove e diverse.Sentiamo e diamo spazio allora a chi barcolla sicuro su questo limite, il nostro futuro non può che stare nelle loro mani.Per concludere riporto una frase presa dal libro "La scomparsa di Majorana" di Leonardo Sciascia che spero possa riassumere e aiutarci a capire questo sottile gioco del limite: "La scienza, come la poesia, si sa che sta ad un passo dalla follia".
Staka Andrea e tutti gli altri, dite la vostra!
P.S.: Vanno bene anche gli insulti.
domenica 18 febbraio 2007
Riflessioni tutte mie
Perché?
Perché sono fatto così, e non voglio cambiare.
Quindi mi puoi odiare o amare, non mi importa, ma se mi odi allora mi devi rispettare, perché resto comunque un uomo vero!".
lo Staka_Marco
